Con “seo di Instagram” si intende una serie di tecniche per aumentare la visibilità del tuo profilo e dei contenuti sia all’interno di Instagram sia all’esterno:
sapevi ad esempio che gli account e che i post di Instagram possono essere visti anche su Google?
I vantaggi della seo di Instagram.
Con un po’ di accuratezza nella gestione del profilo, nella pianificazione e creazione dei contenuti potrai rendere più facile il lavoro dell’algoritmo di Instagram:
il suo lavoro è quello di mostrare i contenuti giusti alle persone giuste e ciò vale sia per i follower già acquisiti sia per chi ancora non ci segue.
Follower già acquisiti.
Guarda le statistiche di un paio di tuoi post: nessuno avrà raggiunto tutti i tuoi follower, a meno che tu non li abbia sponsorizzati, ovviamente. Purtroppo, non possiamo farci nulla. Quello che possiamo fare è far sì che Instagram mostri il post alle persone giuste, quelle che magari di recente hanno messo il like ad un nostro contenuto, a quello di un competitor o che hanno visitato una pagina web su cui era installato il pixel (link) di Facebook e quindi sono stati “tracciati”.
Persone che non ci seguono.
Da qualche tempo Instagram ci propone nel feed i post suggeriti: post di account che NON segui, ma che parlano di argomenti che ritiene siano interessanti per noi.
Far capire bene all’algoritmo “cosa pubblichi” farà sì che anche i tuoi post siano suggeriti a persone interessate, ma che ancora non ti seguono.
Google.
Come detto nell’introduzione di questo post, i tuoi contenuti e il tuo profilo potranno essere visibili su Google: lavorare affinché ciò accada è importante anche se per qualche motivo o non abbiamo un sito o non riusciamo a farlo apparire nella prima pagina dei risultati.
Tecniche per migliorare la seo di Instagram.
I modi per fare “seo su Instagram” sono 5. Vediamoli.
Didascalia.
Scrivi didascalie lunghe e inserisci le parole chiave in varie forme.
Hashtag.
Oltre che essere ricercati dalle persone che frequentano Instagram, gli hashtag sono usati dall’algoritmo come parole chiave per catalogare e classificare i post.
Sceglili con cura e non usare mai hashtag troppo generici: meglio quelli con poche foto, ma specifici e coerenti con il contenuto del post.
Georeferenziazione.
La georeferenziazione è importantissima se la tua attività ha un luogo fisico in cui si svolge ad esempio un pubblico esercizio, un negozio, una struttura ricettiva, un’associazione locale.
In questi casi ti consiglio caldamente di:
- Inserire il tuo indirizzo fisico nella bio di Instagram.
- Inserire la georefenziazione anche nelle foto che pubblichi su Instagram.
Proprio come fa il mio amico Marco:
Ti suggerisco inoltre di declinare gli hashtag in chiave locale: #barparma, #winebarparma, #vinoparma; sono altri “segnali” che Instagram usa per categorizzare il nostro contenuto e mostrarlo a chi è interessato e vicino a te.
Il testo alternativo.
È una funzione usata molto poco (quasi come le guide :P) e ha la stessa funzione dell’ “alt text” delle foto sui siti internet: è un testo che descrive la foto e serve per chi ha problemi di vista.
Lo puoi inserire quando pubblichi la foto (opzioni avanzate -> testo alternativo) oppure aggiungerlo in un secondo momento.
Cosa dovrai inserire?
Una descrizione di quello che la foto rappresenta con oggetti raffigurati, colori, materiale, luoghi… se sono slide come i “carosellidellunedì”, puoi inserire quello che hai scritto nella slide.
Il profilo.
In realtà è la prima cosa da ottimizzare e, soprattutto nella scelta del nome, va fatto sin dall’apertura del profilo.
Uno degli elementi più importanti per la “seo di Instagram” è infatti il nome account: ossia il nome con il quale iscriviamo a Instagram al momento dell’apertura.
Proprio per motivi di “seo”, è bene che contenga anche una parola chiave legata al nostro business… ma prima di correre a cambiarlo tieni presente che:
- Il nome account è quello con cui ci taggano e ci menzionano all’interno delle foto e della didascalia Instagram: modificandolo i tag all’interno delle foto sarranno aggiornati e quindi verranno mantenuti, ma non le menzioni all’interno delle didascalie.
- Il nome account è quello che compone l’url del profilo: il mio nome account su Instagram è @morantadavide e l’url del profilo è www.instagram.com/morantedavide; cambiando nome account Instagram creerà un altro url: quello veccchio non sarà più valido.
Ecco perché va scelto bene e cambiato il meno possibile (ed ecco perché dev’essere unico, tutto minuscolo e non può contenere caratteri speciali ma solo numeri, lettere, punto, trattino e underscore).
Abbiamo un po’ più di libertà nel gestire l’altro nome: il nome profilo.
Qui abbiamo a disposizione circa 30 caratteri e come vedi possiamo inserire maiuscole, minuscole, spazi, caratteri speciali ed emoji. E possiamo modificarlo senza limitazioni.
Nome account e nome profilo inoltre, sono “letti” anche da Google e possono apparire sulla sua “serp”.
Webinar replay: Ottimizza il tuo profilo
il 27 aprile ho tenuto un webinar sull’ottimizzazione del profilo di Instagram. Qui puoi vederne il replay.
La seo di Instagram: conclusioni.
Quando durante i miei corsi e le mie consulenze dico “pochi post, ma fatti bene” mi riferisco anche alla loro ottimizzazione con la didascalia “giusta” e il campo “testo alternativo” correttamente compilato: ciò è utile sia per raggiungere nuovi utenti, sia per comparire ben in alto nel feed di chi ha già deciso di seguirci.
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